Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge intende, attraverso l'istituzione di un itinerario storico-naturalistico nel territorio del subappennino Dauno, sia salvaguardare e valorizzare un ambiente importante da un punto di vista storico, ambientale e culturale, sia incrementare il turismo in un'area che deve affrontare sempre più crescenti difficoltà.
      Il territorio in questione offre, infatti, a qualsiasi visitatore bellezze naturali come monti, boschi (da ricordare lo splendido bosco di Faeto), ruscelli nonché percorsi a piedi o a cavallo, ma anche testimonianze storiche la cui bellezza architettonica e il cui valore culturale non sono certamente da meno.
      Dal punto di vista geografico, il subappennino Dauno rappresenta, si può dire, la linea di confine tra i monti del Molise e il tavoliere delle Puglie. Il territorio è ricoperto da boschi, castelli fortificati e cittadine, i cui centri storici hanno conservato il loro fascino rimanendo inalterati nel tempo, ed è proprio in un paesaggio come questo che la natura e la storia si fondono insieme.
      Ritengo sia opportuno ricordare, per aiutare l'immaginazione di chi non conosce questa terra, la splendida Lucera, culla dell'imperatore Federico II e una delle più fiorenti e potenti città dell'Italia peninsulare, ricca di testimonianze storiche come il castello fatto erigere da Federico II nel 1233, l'anfiteatro romano e la grandiosa cattedrale, ma anche tutti i comuni a sud di essa, come Celle e Faeto, dove, nel trecento, Carlo d'Angiò volle insediare le comunità provenzali che lo avevano seguito nella conquista del Regno, e ancora

 

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Troia, sede vescovile e di concili ecumenici, famosa per la sua chiesa romanica, i musei, il palazzo di San Domenico e il castello normanno. Proseguendo l'itinerario, lasciata alle spalle Lucera, s'incontrano l'imponente mole della Sedia del diavolo, i ruderi di Montecorvino e, in successione, i castelli di Pietra Montecorvino e di San Marco la Catola, il torrione merlato di Celenza Valfortore, la torre di Biccari e, per finire, la rocca di Dragonara. Riprendendo la strada verso Foggia, una volta superata Troia, si arriva al torrione edificato dai bizantini presso Castelluccio Valmaggiore, e subito dopo la torre di Dogone presso Bovino e di lì a breve, affiancato da due torri, Deliceto. Sulle colline dell'estremo subappennino, dirigendosi ancora verso sud, s'incontrano in successione la bella Ascoli Satriano, Orsara e, ai confini con la Basilicata, Sant'Agata con il suo bel castello normanno-svevo e Rocchetta Sant'Antonio, famosa per la residenza cinquecentesca dei principi d'Aquino. Un vero susseguirsi di luoghi incantevoli posti quasi ad arricchire la bellezza di una terra dove la natura ha già fatto molto da sola.
      È proprio con l'istituzione di un itinerario storico-naturalistico, che salvaguarda la memoria storica nel pieno rispetto dell'ambiente, che la presente proposta di legge tende a incrementare lo sviluppo del turismo culturale, che attualmente è tra i più richiesti e apprezzati. Così facendo si può realizzare un progetto di recupero che mira all'integrazione tra gli elementi di memoria storica e l'ambiente, partendo dall'analisi dell'esistente e dal suo stato di conservazione, senza intaccare l'autenticità storica ivi presente.
      È necessario ricordare, infine, che questo territorio è stato colpito duramente dal terremoto e che un simile intervento ne potrebbe favorire il recupero sia da un punto di vista strutturale che economico e, di conseguenza, con gli investimenti previsti dalla presente proposta di legge si otterrebbe un duplice risultato e si ridarebbe fiducia a delle popolazioni così gravemente colpite.
 

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